Qualche giorno fa ho passato alcune ore molto piacevoli a fare delle talee di lavanda.
Quindi mi è venuta voglia di scrivere questo breve articolo sulla mia lavanda, perché dovresti sceglierla rispetto ad altri oli essenziali.
Cosa sono le talee? Penso che lo sappiate già ma è una pratica di riproduzione della pianta che consiste nel prendere un frammento della pianta madre per farla riprodurre. Tale procedimento genera piante identiche tra loro, con lo stesso patrimonio genetico. In pratica, per fare delle talee di lavanda faccio così: nel giusto momento dell’autunno pulisco e sistemo le mie piante di lavanda e in questa occasione le poto anche un po’.
Ottengo quindi un po’ di materiale verde che andrebbe buttato nella compostiera ma che utilizzo per fare talee.
Le talee sono pezzi di ramo, di circa 10.-15 cm che, una volta puliti delle foglie, infilo nella mia terra, do acqua in base alle necessità. Alcuni di questi rametti metteranno radici, altri no e si seccheranno. Infatti, alcune volte metto anche 2 o 3 rametti in ogni buco.
Quelli che radicano solitamente li faccio crescere in vasetti più grandi e poi li trapianto l’anno successivo.
Perché ho fatto le talee?
Ho fatto le talee, come anche alte volte ho fatto per il rosmarino o la salvia, perché è un metodo economico per riprodurre le piante e perché sono contento della varietà che sto utilizzando per fare il mio olio essenziale di lavanda.
Queste piante sono di lavanda vera e non gli ibridi che vengono solitamente utilizzati per fare gli oli essenziali. Le rese sono minori ma il profumo è maggiore. Inoltre è molto più apprezzato dalle api perché in questa lavanda, a differenza delle altre, trovano di che nutrirsi.
Perché specifico che lavanda vera?
Spesso, facendo i mercatini (tra i quali questo quasi tutti i sabato mattina), vedo un piccolo accenno di sorriso nei miei clienti quando dico che è lavanda vera.
In un mondo sempre più dominato da sofisticazioni, alterazioni, sapori e profumi artificiali, dire vera sembra dire:
ehi, il mio olio di lavanda viene da vere piante di lavanda!
Sicuramente è così, ma anche è la lavanda ‘vera’ ossia Lavanda Officinalis che si differenzia dalla lavanda ibrida o lavandino che è un ibrido appunto tra Lavanda Officinalis e Lavanda Spica.
Perché quindi questa distinzione?
Perché il tipo di coltivazione, di pianta scelta influisce su vari fattori come: produzione di nettare (impollinatori), resa in olio essenziale e proprietà.

Iniziamo dall’impatto che ha la scelta della lavanda sugli impollinatori:
La lavanda ibrida è sterile, non fa semi e quindi la sua importanza per gli impollinatori è limitata. Per esperienza posso dire che le api sono estremamente attratte dai campi di lavandino dai quali non traggono però nulla. Osservando le arnie, le importazioni di polline e nettare sono limitate e bassissime, apparentemente una contraddizione con la bella e maestosa fioritura della lavanda.
Lavanda vera e lavandino: parliamo di rese!
Cos’è la resa? La resa è la quantità di olio che si ottiene sul prodotto, in peso, dal quale lo otteniamo. Nel caso della lavanda la resa è una percentuale del peso dei fiori che andremo a distillare per corrente di vapore.
La resa per la lavanda vera oscilla dallo 0,5% al 1,5%. Vuol dire che 100 kg di fiori possono produrre fino ad un massimo di 1,5 litri di olio essenziale. Ma solitamente è un po’ più bassa.
La resa per un lavandino invece arriva al 2,5% quindi spesso, a parità di fiori, si produce più del doppio di olio essenziale.
Questo rende la coltivazione della lavanda hybrida molto più conveniente ai fini di quantità di olio prodotto rispetto alla lavanda vera, il che dovrebbe avere anche una ricaduta sul prezzo che quindi dovrebbe essere inferiore.
Proprietà diverse per l’olio essenziale di lavanda
La lavanda vera ha delle note profumate più morbide e delicate, più floreali che la rendono facilmente utilizzabile come profumatore per vestiti ed ambienti e ottima in abbinamento con altri oli essenziali.
Dal canto suo la lavanda ibrida ha un profumo più pungente, canforato che è repellente per gli insetti, per questo spesso viene preferita come antizanzare naturale.
In entrambi i casi abbiamo due prodotti eccezionali, soppratutto se preferisci quelli provenienti da agricoltura rigenerativa e i loro usi sono molteplici e spesso sovrapponibili:
- Calmante, ansiolitico e antistress.
- Favorisce il sonno e il rilassamento.
- Aiuta con dolori e spasmi muscolari.
Sapevi questa differenza? Come usi l’ olio essenziale di lavanda?
E l’idrolato di lavanda lo hai mai utilizzato? Se non sai cosa sia, leggi qui!

Lascia un commento