L’estrazione degli oli essenziali dalle parti verdi o dai fiori delle piante aromatiche avviene per distillazione a corrente di vapore.
In questo articolo vedremo come funziona l’estrazione dell’olio essenziale per corrente di vapore e che prodotti si ottengono.
Come funziona un distillatore a corrente di vapore per erbe aromatiche
Di distillatori a corrente di vapore esistono di varie dimensioni ma grossomodo il funzionamento è il medesimo per tutti.
Esistono distillatori domestici, per piccole quantità, fino a distillatori per quantità molto elevate, che di solito si trovano in delle distillerie, aziende che distillano oli sia per la produzione interna, sia per conto terzi.
I distillatori funzionano grossomodo tutti nello stesso modo, qualcuno ha delle caratteristiche migliori degli altri ma il funzionamento di base che andiamo a vedere in questo articolo, è lo stesso.
Distillazione a corrente di vapore
Un distillatore a corrente di vapore è fatto con una caldaia che contiene l’acqua e la parte di rametti e fiori delle essenze da estrarre (separati da una griglia bucata in modo che le parti vegetali non siano in ammollo).
Una serie di tubi che fuoriescono dalla caldaia e che passano in un sistema di raffreddamento, per condensare il vapore e ottenere così idrolato ed olio essenziale.
Ora che abbiamo la caldaia con la parte sotto piena di acqua e quella sopra di erbe aromatiche, va prodotto il vapore facendo bollire l’acqua tramite un fornello o una piastra ad induzione
La distillazione delle essenze profumate, degli oli essenziali per corrente di vapore avviene tramite il vapore acqueo che passa attraverso le parti della pianta ed estrae l’essenza. Tali essenze sono molto volatili quindi vengono estratte facilmente dal vapore che le porta con se fino alla serpentina dove condensa ritornano acqua.
A questo punto, il vapore condensato si separa dall’olio per diversa densità. Essendo l’olio essenziale più leggero dell’acqua starà in superfice e si può separare con un rubinetto di precisione.
Il vapore condensato, ricco di aroma, viene chiamato idrolato e racchiude al suo interno l’aroma e i principi attivi dell’olio essenziale anche se in forma estremamente più diluita.
Gran parte delle erbe aromatiche contengono olio essenziale con proprietà splendide ma non solo, anche da molti alberi, come l’eucalipto o il tiglio possiamo produrre oli essenziali, tuttavia bisogna sempre ricordarsi di controllare le rese.
I distillatori domestici solitamente hanno caldaie molto piccole: 30, 50 lt dove la quantità di parte vegetale inseribile è poca e se la resa è bassa, rischiamo di ottenere solo qualche goccia se non addirittura nulla.
La resa di olio essenziale è la percentuale di olio che si ottiene da una determinata quantità di fiori.
Ipotizziamo che per la lavanda vera abbiamo una resa del 1,5% significa che se utilizzo 5 kg di fiori, posso ottenere 0,07 kg di olio.
Ma ci sono piante che hanno rese molto più basse che rischiano di rendere vani tutti i tentativi di distillazione con impianti domestici.
Gli oli essenziali sono un prodotto naturale che l’uomo conosce da sempre ma che sta avendo una sempre maggiore riscoperta proprio per le molteplici proprietà dei vari oli.
Fai già uso di oli essenziali? Quale è il tuo preferito?