L’alloro è una pianta diffusa in tutto il Mediterraneo e non solo. Conosciuta da tutti, viene utilizzata in cucina e non solo da millenni.

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E’ molto semplice da coltivare, spesso viene utilizzato nelle siepi. Non va confuso l’alloro nobilis con il lauroceraso. Spesso quest’ultimo viene impiegato ai fini ornamentali, la differenza tra i due sta nelle foglie. Quelle dell’alloro sono verde scuro, sottili e profumate, quello del lauroceraso sono verde brillante, più carnose e non profumano di alloro.

Non confonderti.

L’alloro ha molteplici utilizzi l’altro no, le foglie sono tossiche.

Questo non è un post di cucina con alcuni consigli, e neppure un post di botanica con le indicazioni colturali per averlo sempre bello. Non è neppure un post di aromaterapia.

E’ un po’ di tutto questo, contiene alcune idee su come utilizzare l’alloro, si esso fresco, essiccato, olio essenziale o idrolato.

Come altri post di questo blog nasce dall’esigenza di rispondere ad alcune domande che spesso mi fate:

Come posso usare l’olio essenziale di alloro? A cosa serve l’idrolato d’alloro? Per cosa fa bene l’alloro?

Ecco allora che, dopo essermi documentato a lungo, ho iniziato la stesura di questo post, durante la quale ho appreso tante altre cose, come spesso accade.

Andiamo per ordine, iniziamo dal principio.

Coltivare l’alloro

L’alloro è una pianta sempreverde che cresce su praticamente tutti i tipi di terreno, non ha esigenze particolari. Cresce fino a diventare un albero di 10/12 metri di altezza, ma spesso viene tenuto ad arbusto.

La sua vegetazione è molto fitta il che lo rende adatto per le siepi anche se tende a ‘svuotarsi‘ all’interno, va quindi tenuto ben potato e pulito, soprattutto in giardini piccoli.

Si può piantare o seminare. Si possono mettere a dimora le piantine di alloro tra ottobre e marzo, ma attenzione: per il trapianto è bene scegliere un periodo non troppo freddo e piovoso per facilitare la sopravvivenza della piantina.

La pianta di alloro non necessita poi di cure particolari, salvo darle una minima irrigazione la prima estate se siccitosa. Poi le piante di alloro tendono a svilupparsi velocemente e non avranno più bisogno di irrigazioni specifiche.

L’alloro è facilmente riproducibile per talea: si prende un rametto con alcuni germogli apicali belli e si mette in un vaso con del terriccio. Accortezze: tieni sempre umido il terriccio ma soprattutto scegli una pianta di alloro bella, sana e profumata. Le piante ottenute da talea sono geneticamente uguali alla pianta madre, quindi è bene che sia una buona pianta.

Alloro e api

Le siepi sono ottime per un sacco di cose: difendersi dai trattamenti chimici del vicino, fare ombra, regalarci un po’ di privacy, dare ossigeno ma mi piacciono particolarmente perché sono presidi di biodiversità. Nelle siepi si annidano tantissimi animali, sono l’habitat ideale di tantissime specie positive per il nostro orto o giardino. Nelle siepi poi, se non sono fatte da una unico tipo di pianta, è possibile trovare tante fioriture, un vero toccasana per le api.

Le siepi di alloro sono belle e profumate ma anche utili alle api. L’alloro è una pianta dioica, ossia su una pianta si trovano solo fiori maschili o solo fiori femminili. Sui fiori femminili poi si sviluppano le bacche.

La sua impollinazione è entomofila, ossia affidata agli insetti. Questo quindi ci fa capire che è una buona pianta per sostenere le api.

L’alloro fiorisce presto e da discrete quantità di polline e nettare. La sua fioritura anticipata rispetto alle altre grandi fioriture non serve alle api per fare miele da scorte (ossia il miele che poi ci mangiamo noi) ma è un ottima forma di sostegno.

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Foto di Capri23auto da Pixabay

L’alloro in cucina

L’alloro in cucina trova il suo habitat naturale, si usa fresco o essiccato su tantissimi piatti. Si varia dalle zuppe di legumi alle cotture di vari tipi di carne.

Il sapore delle foglie di alloro è molto forte, non a tutti piace, ma il blog della Cucina Italiana lo definisce un’erba aromatica perfetta su tutto, quindi dagli una possibilità.

Si può usare fresco o essiccato, intero o polverizzato.

Non mi dilungo oltre che di ricette con l’alloro ne trovate tante gustosissime con una breve ricerca online.

L’olio essenziale di alloro e l’idrolato

Capito a parte meritano l’olio essenziale di alloro e il rispettivo idrolato.

Il miglior modo di produrre l’olio essenziale di alloro è con l’estrazione per corrente di vapore.

Distillazione a corrente di vapore

Per fare la distillazione a corrente di vapore serve: un distillatore e l’alloro.

Praticamente il tutto è molto semplice: va fatta bollire dell’acqua e il vapore che ne scaturisce si fa passare attraverso la massa di vegetale da cui estrarre l’olio essenziale.

Il vapore, una volta estratto l’olio essenziale va fatto confluire in un sistema di raffreddamento per farlo condensare ed ottenere così un misto di acqua e olio essenziale.

Facendo riposare il tutto, i due elementi si separano perché hanno differenti densità quindi l’olio tenderà ad andare verso l’alto e l’acqua sotto.

Con un piccolo rubinetto l’operatore provvederà poi a separare i due fluidi.

L’acqua di cui stavo parlano ora, quella che si è separata dall’olio essenziale altro non è che l’idrolato.

Quindi l’idrolato è un acqua aromatizzata con l’olio essenziale in cui sono disciolti i principi attivi della pianta.

Come si utilizza l’olio essenziale di alloro:

Premetto che l’olio essenziale di alloro non va usato in cucina e neppure a contatto diretto con la pelle perché può essere irritante.

Altra premessa: gli oli essenziali non sono rimedi medici e comunque anche se 100% prodotti naturali, non è detto che siano privi di effetti collaterali, come delle buone mandorle, anche se biologiche, possono essere molto tossiche per chi ne è allergico. Quindi come per qualsiasi alimento o prodotto naturale presta la dovuta attenzione.

Come si utilizza l’idrolato di alloro:

L’idrolato è sebonormalizzante quindi adatto a pelle e capelli grassi per donare freschezza e pulizia.

L’alloro è associato da sempre ai risultati nello studio e nello sport, infatti il suo aroma aiuta la concentrazione, rinfresca la mente ed i pensieri.

Oltre all’uso sul corpo, per il quale raccomando la massima attenzione, si può utilizzare nella pulizia quotidiana di librerie e armadi.

Il suo aroma tiene lontani i pesciolini d’argento e aiuta contro le tarme della lana. Raccomando quindi l’uso di una spruzzata di idrolato sul panno che utilizzi per spolverare i tuoi mobili. Un metodo di pulire naturale e profumato.

Dimmi tu come lo usi?

Idee, ricette o altri usi delle foglie, dell’olio essenziale o dell’idrolato?

Scrivile qui sotto per tutti così da condividere le tue esperienze e i piccoli segreti quotidiani legati all’uso virtuoso dei prodotti naturali nella vita di tutti i giorni.

Credits: immagine di copertina di kropekk_pl da Pixabay