Sono più di tre anni e mezzo che non scrivo un articolo su questo blog, potrei dire che da questo post ripartirà la sezione news del sito di Agrighianda ma non sarà così, un po’ lo spero ma per ora non mi prendo nessun impegno.

Alcuni articoli sul miele ed altro li trovate su beedifferent.info e per ragionamenti attorno al mondo dell’apicoltura rimando a quel sito. In questo spazio l’idea è quella di trattare argomenti legati alla vita da banchetto, ossia rispondere ad alcune domande che mi vengono fatte durante i mercati contadini dove porto il mio miele, i mix di erbe aromatiche essiccate e gli oli essenziali.

C’è il miele e quanto costerà quest’anno?

Se cerchi il miele d’acacia, non c’è. Arrenditi. Non lo troverai mai. O meglio, non troverai mai miele di acacia italiano.

Se cerchi un ottimo millefiori, qualcosa in giro c’è, ma molto poco.

Quest’anno la produzione di miele è calata drasticamente, in alcune regioni si parla di un calo anche del 95% e in generale è andata male un po’ in tutta Italia. E pure l’Europa non è messa bene.

Per un po’ di dati rimando Crolla la produzione di miele fino a -95%. E anche le api soffrono (ANSA) e Italia rischia di rimanere senza miele: produzione a picco, import al palo (Il Salvagente).

Entrambi questi articoli ripropongono gli stessi dati e trovano nelle stesse cause il calo di produzione.

In generale è vero, verissimo. Per quanto riguarda la mia situazione, la situazione marchigiana posso riassumere che il calo di produzione del miele nel 2021 è dovuto a due fattori: il primo, un trend in discesa nelle rese medie per arnia, il secondo la stagione climaticamente peggiore degli ultimi anni.

Qui ho approfondito un po’ meglio sul perché non si è fatto il miele (e perché non troverai quello di acacia).

A questa diminuzione della produzione di miele si aggiunge, almeno a leggere gli articoli citati, una diminuzione delle importazioni di miele dall’estero, in particolare dalla, giustamente temuta, Cina.

Al momento in cui scrivo ancora non ho avuto modo di confrontarmi completamente con altri apicoltori della zona per capire che prezzo fanno, quello che però è certo è che tutti un po’ lo dovranno alzare per provare a far tornare i conti.

Il prezzo del miele quindi salirà, è inevitabile sia per come è andata la stagione sia perché comunque partiamo da un prezzo che già era basso.

Il miele negli ultimi anni ha sofferto, come altri prodotti agricoli, di un prezzo basso. La cosa non è stata un problema finché di miele ce n’era e le spese sugli apiari ancora erano basse.

Il prezzo del miele italiano, negli anni si è leggermente alzato, è vero, ma troppo poco. É rimasto basso per molti fattori, uno di questi il prezzo del miele di importazione e la mancanza di consapevolezza nel consumatore.

Ora, se i dati di importazione dati negli articoli citati sono corretti, ossia se si va verso una diminuzione del miele importato per questo 2021, nonostante il calo drastico della produzione, mi viene da pensare o che non si consumerà miele nel prossimo anno oppure temo che sia solo perché entra in Italia per canali diversi da quelli ufficiali.

Se volete comprare il miele quindi, cercate un apicoltore di cui vi fidate e sappiate che dovrete pagarlo qualcosa in più dello scorso anno, perché è un bene sempre più raro.