Anche qui è alla fine arrivato il temuto Burian, questa perturbazione di fine inverno che ha portato un freddo e neve.

Per quanto riguarda le arnie, se il detto ‘sotto la neve pane, sotto la pioggia fame‘ vale per il grano, in parte vale anche per le api, che sono in condizione di superare questi giorni di freddo intenso. Come scrivo in ‘le api contro il freddo‘ la neve e le temperature basse aumenteranno considerevolmente il consumo di scorte dell’alveare tuttavia nei giorni scorsi ho visitato rapidamente tutte le famiglie aggiungendo un telaio da nido di miele, telaio che avevo tenuto appositamente da parte durante la scorsa stagione. L

‘unica preoccupazione deriva dal fatto che le famiglie sono tutte ‘partite’, complici le temperature miti della prima parte del mese di febbraio, alberi da frutto (come il mandorlo che vedete in foto) e api, hanno pensato ad una primavera imminente, uscendo dal torpore invernale, aprendo un po’ il glomere e iniziando la deposizione di nuove uova, cosa che chiaramente contribuisce ad aumentare il consumo di miele ed energia della famiglia. La speranza è che marzo porti ad un progressivo rialzo delle temperature e che ci faccia salutare una bella primavera.

Aggiungo un po’ di foto degli ulivi, piegati dalla nevicata di ieri notte, un tentativo di spalare la neve per raggiungere il pollaio, un paio di panoramiche su Scapezzano, magnifica sotto la neve.